Buongiorno Aureliano

Scrivere è inventare

Foto di Peter H da Pixabay Un antichissimo notebook nella pratica valigetta

Come ho già detto diverse volte, la storia a puntate che sto pubblicando, arrivata incredibilmente alla nona puntata, vuole essere soltanto una palestra di scrittura.

Una palestra di scrittura che non ha bisogno di un decreto per aprire, fortunatamente, e che, mi sto accorgendo, mi sta aiutando tantissimo.

La strada è lunga, ho tanto da imparare e muscoli ancora troppo deboli: potrei dire sufficienti a sollevare una penna se ormai non scrivessimo su una tastiera.

Per ciò che riguarda la storia a puntate, più di qualcuno comincia ad incuriosirsi e ad aspettare di sapere quello che accadrà a Margherita o ad Alberto e spesso io rispondo che sono curioso anch’io.

La storia è nata dai suggerimenti di alcuni amici e, perdonate l’arroganza del termine, “lettori” ai quali ho semplicemente chiesto un nome ed un mestiere. Il resto è venuto da sé.

Ho trovato conforto nelle parole di un grande scrittore come Giuseppe Pontiggia, del quale vi suggerirei di leggere qualsiasi cosa troviate.

Scrivere è inventare – cioè etimologicamente trovare, dal latino invenire – qualcosa che non si sapeva e che il testo svela. Questo è il senso idealmente più importante dello scrivere.

Giuseppe Pontiggia

Prima Puntata

Nona Puntata